Il rischio è molto alto... direi del 100%!!!
Il condiloma e' una malattia sessualmente trasmissibile di origine virale, il cui agente responsabile e' il virus dell'HPV. L'HPV puo' provocare lesioni sul pene, sulla vulva, l'uretra, la vagina, il collo dell'utero e l'ano. La lesione si manifesta con piccole verruche trasmissibili per rapporto sessuale o per contatto intimo. L'infezione da HPV e' molto diffusa, anche se la maggior parte delle pazienti non presenta sintomi. Esistono 70 tipi diversi di HPV, dei quali alcuni possono provocare lesioni cancerose della vagina, del collo dell'utero, del pene e dell'ano, come i tipi 16, 18, 31 e 33. Nelle donne l'infezione da HPV puo' riguardare la vagina e il collo dell'utero provocando lesioni invisibili senza esame medico.
Il trattamento del condiloma
E' indicato generalmente nei seguenti casi:
- presenza di segni di un'infezione attiva (cellule anormali rilevate dal Pap test);
- presenza di lesioni precancerose (displasia o cancro localizzato);
- presenza di papilloma virus alto potenziale oncogenico (infestazione da parte dei tipi 16, 18, 31, 33);
- in caso di lesione localizzata, senza rischio maggiore, il trattamento si effettua con il laser (la procedura piu' utilizzata);
- in caso di lesione sospetta (displasia con alto potenziale oncogenico) il trattamento e' chirurgico (conizzazione).
Il trattamento con il laser
La chirurgia laser non compromette le ghiandole endocervicali e pertanto non ha ricadute sulla fertilita' o sulle gravidanze future. La conservazione del canale
endocervicale consente quindi al collo dell'utero di svolgere il suo ruolo di serbatoio dello sperma. I problemi dovuti al trattamento laser che si manifestano durante il parto sono rari per non dire eccezionali.
Il trattamento chirurgico: la conizzazione
La conizzazione e' una tecnica chirurgica per mezzo della quale si realizza un'asportazione di tessuto a forma di cono. Se viene rimossa la parte esterna del collo dell'utero, il risvolto di questa operazione sulla fertilita' femminile e' trascurabile. La conizzazione e' riservata ai casi gravi di infestazione virale da HPV, e deve venire ritardata il piu' possibile per consentire alla paziente di avere gravidanze normali. Come regola generale, il trattamento di una lesione displasica dovrebbe essere attuato per evitare la comparsa di un cancro del collo dell'utero, poiche' solo il 5% della infertilita' femminile e' legata a un fattore cervicale.
I fattori di rischio sono:
- partner sessuali multipli;
- partner sessuale infettato da HPV;
- precocita' sessuale;
- tabagismo;
- altre infezioni virali come l'herpes.
La scomparsa delle lesioni condilomatose e' considerata guarigione, confermata successivamente da un Pap-test negativo, che comunque andra' ripetuto almeno una volta all'anno per escludere eventuali ricomparse del virus.
Si osservi inoltre: (1) il condiloma in un bambino autorizza il sospetto di abuso sessuale; (2) i partner sessuali devono essere esaminati, se possibile, soprattutto il partner sessuale attuale, quando la donna ha ricevuto una diagnosi di HPV; (3) le lesioni possono comparire molti anni dopo la
contaminazione iniziale. I sintomi sono rari, tra i piu' frequenti: lesioni sopraelevate sugli organi genitali, sull'ano o sulla pelle, verruche a forma di cavolfiore, prurito al pene, scroto, regione anale, prurito vulvare, perdite vaginali, sanguinamento vaginale anomalo dopo il rapporto sessuale. La pelle infettata da HPV non esibisce alcun tratto particolare, ma qualunque contatto tra una zona lesa e una zona sana puo' propagare l'infezione: oggetti, dita, vagina, bocca, pene, ano, ecc. Il preservativo, maschile o femminile, pur non proteggendo completamente e' raccomandabile perche' riduce la contaminazione, eventualmente in associazione con uno spermicida contenente nonoxynol-9. La migliore prevenzione consiste nell'evitare la precocita' sessuale e la promiscuita' e nel consultare regolarmente il medico per sottoporsi al Pap-test.